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Save the Children e Learn More lanciano il toolkit dell’apprendimento inclusivo
Author: Learn More | Published: 1 Marzo 2022
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Come promuovere una didattica inclusiva universalistica nel rispetto del contesto locale

Le aule scolastiche sono più eterogenee che mai, con bambine e bambini con abilità e percorsi sempre più diversi, e che richiedono soluzioni di apprendimento sempre più personalizzate. La pandemia ha acuito la sfida ponendo ostacoli di accesso all’educazione diversi per gravità ed intensità a seconda di fattori molteplici che influenzavano diversamente la resilienza di famiglie, comunità educanti ed individui. Le policy e la programmazione che mirano ad affrontare questa sfida spesso tentano di identificare soluzioni scalabili, nonostante, come ben sa chi spende tempo nelle classi e negli ambienti di apprendimento, non esistano metodi universalistici per l’apprendimento inclusivo. Ad esempio, metodi mirati a coinvolgere i nell’apprendimento dei loro figli saranno diversi a seconda della prevalenza di famiglie con una sola figlia, con più figli o con più generazioni. Allo stesso modo, le pratiche di inclusione rispetto al genere che funzionano in alcuni contesti potranno fallire in altri, a seconda delle norme culturali. Rendere replicabili gli approcci all’apprendimento inclusivo nel rispetto delle sensibilità contestuali è una sfida fondamentale, e i donatori istituzionali ne stanno prendendo atto.

Nel 2020 IKEA Foundation ha erogato un finanziamento nei confronti di Save the Children Svezia e Save the Children Italia per analizzare le pratiche di didattica inclusiva utilizzate in progetti educativi su cinque continenti. Save the Children ha quindi commissionato a Learn More uno studio globale degli approcci all’inclusione, chiedendoci di creare un toolkit di oltre 200 risorse utilizzate da Save e dai suoi partner o sviluppate dal nostro team.

Il toolkit è disponibile qui ed è stato presentato in un webinar di Save the Children il 1° marzo 2022, con oltre 1.000 rappresentanti di donatori e partner da tutto il mondo registrati.

La sfida principale del nostro lavoro è stata quella di proporre strumenti che avessero una portata universale, pur rimanendo sensibili alle esigenze locali. La nostra soluzione è stata quella di incorporare una guida alla contestualizzazione come parte integrante di ogni strumento, incoraggiando gli utenti a decidere autonomamente sul quando e come usarli. Abbiamo anche stabilito un processo che permetterà agli utenti di condividere tra loro le lezioni apprese sul loro utilizzo.

Sulla base di questo input, il toolkit è stato concepito come un documento vivente, che continuerà ad essere migliorato e aggiornato. Il suo successo si basa quindi sulla comunità di pratica di Save the Children che continuerà a discutere e migliorare i suoi metodi. Gli approcci che abbiamo identificato in paesi che vanno dall’Albania alla Cina saranno ora testati da educatori ed educatrici a migliaia di chilometri di distanza, e le loro esperienze confluiranno nel toolkit, rafforzandolo.

Un esercizio di knowledge management così ambizioso è possibile solo grazie a solidi sistemi di monitoraggio, valutazione, responsabilità e apprendimento (MEAL). Anche quando sono distribuiti in modo eterogeneo in una rete decentralizzata come quella di Save the Children, i sistemi MEAL possono agire come un’infrastruttura per la condivisione delle migliori pratiche, semplificando gli esercizi di gestione della conoscenza come il toolkit.

Learn More continuerà ad agire da ponte tra agenti innovatori educativi a livello internazionale per consentire un cambiamento trasformativo nei sistemi di apprendimento. La nostra formazione docenti sull’inclusione, disponibile da settembre 2022, è basata su un’analisi globale delle migliori pratiche, vagliate e adattate da una comunità di pratica di docenti italiani.

Informazioni sul toolkit:
L’Inclusive Education Resources and Toolkit è una risorsa e un riferimento per educatori ed educatrici, comunità, policymakers … per integrare l’approccio inclusivo all’educazione nel loro lavoro. Il Toolkit fornisce raccomandazioni e risorse per rafforzare la programmazione della didattica inclusiva per permettere ad operatrici e operatori di garantire l’accesso a tutte e tutti a una istruzione di qualità, come promosso dal Quality Learning Framework di Save the Children, anche in contesti umanitari. Il toolkit si basa su un’analisi completa dei fabbisogni svolta con professionisti a livello globale, così come una revisione degli standard internazionali e delle risorse nel campo e dei modelli innovativi e adattivi di programmazione dell’apprendimento inclusivo già in uso da Save the Children e altre organizzazioni (INEE, Plan International, UNESCO, USAID, ecc.) Questo lavoro è stato realizzato da un team di Learn More composto da Lynn Losert, Alice Pelosi, Silvia Crespi, Silvia Pontoglio e Lorenzo Newman.

È possibile accedere al toolkit qui

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